Disbiosi intestinale e parodontite

Recenti ricerche in Medicina Funzionale dimostrano come esista un’evidente correlazione tra malattia parodontale (ovvero l’infezione della gengiva, dell’osso e di altri tessuti dei denti) e la disbiosi intestinale, che è un’alterazione dell’equilibrio intestinale.

Di qui il postulato: il benessere viene dall’intestino! Ecco perché è importante nutrirsi correttamente.

La disbiosi intestinale è un’alterazione dell’equilibrio della flora batterica intestinale, ovvero uno stato infiammatorio che oltre a manifestarsi con evidenti sintomatologie a carico intestinale (gonfiore, stipsi, scarica, dolori crampiformi, ecc.) si può manifestare anche con un malassorbimento di elementi nutritizi presenti negli alimenti (come per esempio vitamine e/o ferro) causando deficit all’organismo. Si possono manifestare infiammazioni anche a carico di altri distretti con ulteriori sintomi tra i quali disturbi digestivi, tendiniti, nevralgie, ritenzione idrica, candidosi, cistite, ovvero infiammazioni e infezioni, più o meno ricorrenti, che generalmente sono “tamponate” con antibiotici e/o antiinfiammatori nel disperato e, molto spesso, vano tentativo di risolvere il problema, che poi si ripropone nel tempo.

L’intestino rappresenta l’82% del nostro sistema immunitario. Ecco non a caso è fondamentale che il nostro intestino sia in equilibrio, evitiamo quindi la disbiosi.

A livello intestinale il sistema immunitario è definito GALT (Gut-Associated Lymphoid Tissue, dove Gut significa Intestino). Intestino e GALT contengono più linfociti di tutti gli altri organi linfatici secondari messi insieme.

L’importantissima funzione del GALT (sistema immunitario) è duplice: da una parte controlla ciò che passa nell’intestino (assimilazione dei nutrienti ed eliminazione delle sostanze di rifiuto), dall’altra produce una difesa contro gli antigeni attraverso le cellule linfatiche e mantiene in equilibrio la potenzialità patogena dei microrganismi normalmente presenti nell’intestino e nell’organismo stesso ( = equilibrio della flora batterica intestinale ).

Come si fa a mantenere in equilibrio questa importante bilancia interna di flora batterica? Come si riesce a far sì che il sistema immunitario lavori correttamente e senza fermarsi? Quali sono le scelte alimentari che dobbiamo fare perché questa delicata, ma sofisticata macchina funzioni alla perfezione?

Potremmo riassumere la risposta così: imparare a scegliere la qualità degli alimenti e questo significa sapere quale alimento è “giusto” per ognuno di noi. Non esiste un alimento che faccia bene a tutti, occorre sapere quale fa bene a me!

Scegliere correttamente un tipo di alimento, piuttosto che un altro, significa permettere ai nostri tessuti di mantenersi a un certo valore di pH.

In situazione di equilibrio, il valore di pH è compreso in un certo intervallo (numericamente intorno a 7). Ogni volta che mangio, bevo, faccio attività fisica, rido, piango etc, etc, il valore del pH può variare e spostarsi dalla zona di comfort (di equilibrio) oscillando tra una zona più basica e una più acida. Fortunatamente il nostro fantastico organismo cerca sempre di mantenere tutto in equilibrio acido-base attivando una serie di sistemi detti “tampone”, che appunto tamponano e cercano disperatamente di riportare il pH alla neutralità. Il problema è che molto spesso (e più volte al giorno) cediamo alle numerose e svariate tentazioni alimentari (dolci, fritture, bevande gassate, alimenti trattati con conservanti e altro ancora), inoltre non aiuta il fatto di vivere una vita esposta a stimoli stressogeni, e infine non aiuta non praticare costantemente, e magari neppure correttamente, attività fisica.

Tutti questi fattori influenzano negativamente il lavoro dei nostri sistemi tampone. Un po’ come correre contro vento. Quindi? Occorre conoscere quale alimento mi mantiene in eubiosi (equilibrio della flora batterica intestinale) e quale stile di vita devo adottare per ottenere e mantenere in balance il mio corpo.

Studi scientifici dimostrano che una dieta più acida è dannosa per l’organismo e il pH delle urine riflette questo spostamento acido-base. Quali sono gli effetti dell’acidosi (tissutale)? L’acidificazione della matrice extracellulare comporta un effetto chelante, impedendone così il suo utilizzo, di minerali quali il potassio, il magnesio, il ferro, l’acido alfalipoico tutti fondamentali per il Ciclo di Krebs.

In situazione di stress metabolico le cellule, che subiscono una riduzione di ossigeno, rispondono con la produzione di proteine pro-infiammatorie coinvolte negli stati infiammatori. Il test che si effettua per valutare la disbiosi intestinale è il test delle urine che valuta due sostanze: lo scatolo e l’indacano. Questi sono i metaboliti finali del triptofano, un amminoacido che introduciamo con la dieta. In un soggetto sano sono presenti in tracce perché sono assorbiti dalla membrana interna dell’intestino. Se invece sono presenti in quantità elevate significa che c’è un malassorbimento per fenomeni putrefattivi e fermentativi. L’indacano indica uno stato di disbiosi attivo nell’intestino Tenue. Lo scatolo indica la disbiosi attivo nell’intestino Crasso. Entrambe determinano la prevalenza di flora intestinale putrefattiva, derivante dalla fermentazione delle proteine o dei carboidrati.

È evidente a questo punto l’importanza del valore del pH dei tessuti.

Allergie, intolleranze alimentari, fattori genetici e fattori psicosociali hanno un peso notevole sul mantenimento della nostra salute.

La parodontite si previene e si inizia a curare partendo dalla salute e cura del nostro intestino. Ecco che il ruolo combinato tra il dentista/parodontologo e una nutrizionista può portare a una riduzione dell’incidenza delle fasi di acuzia solita della malattia parodontale. É importante ricordare che si tratta di una malattia con un’origine di trasmissione genetica, sulla quale non abbiamo armi; ma che possiamo imparare a contrastare tramite un corretto stile di vita e alimentare e con dei richiami periodici di sedute di igiene orale. Esattamente come impariamo a scegliere un vestito, che deve essere perfetto e per essere a nostro agio con gli altri non possiamo indossarne uno a caso, ugualmente dobbiamo imparare a valutare e monitorare lo stato d’intossicazione e infiammazione del nostro organismo.

Il benessere viene dall’intestino considerato il nostro secondo cervello e cioè il nostro cervello emozionale.

Nutrirsi è uno stile di vita.

Scegli la nutrizione metabolica perché ognuno di noi ha un metabolismo diverso.

Ricorda che sei la persona più importante della tua vita!

Dott.ssa Monica Pagani, Biologa Nutrizionista e Dott.ssa Francesca Muzzarelli, Odontoiatra