I disordini temporomandibolari: quale correlazione con la cervicalgia?

I disordini temporomandibolari (DTM in inglese TMJ) comprendono una serie di problematiche che coinvolgono l’articolazione temporomandibolare (ATM), i muscoli masticatori e le strutture associate. Dolore alla mandibola, blocchi o click articolari e limitazione dei movimenti sia in apertura che in chiusura sono alcuni dei sintomi più comuni. Questi disturbi possono derivare da cause diverse: stress, traumi, malocclusioni o posture alterate.

Sempre più studi dimostrano una connessione significativa tra i DTM e la cervicalgia, ovvero il dolore localizzato nella regione cervicale.

Qual è il loro legame?

Approfondiamo insieme questa connessione sempre più riconosciuta in ambito medico.

ATM e cervicale: Un legame anatomico e funzionale

ATM e rachide cervicale sono strettamente collegati sia dal punto di vista anatomico che funzionale. Muscoli come il massetere, il temporale e lo sternocleidomastoideo (SCOM) lavorano insieme per garantire stabilità e movimento e connessioni tra il nervo trigemino e i rami cervicali superiori e mettono in stretta correlazione funzionale la mandibola con il tratto cervicale. Una disfunzione a livello dell’articolazione mandibolare può quindi riflettersi sulla postura cervicale e viceversa, problemi al rachide cervicale possono influenzare negativamente l’equilibrio mandibolare.

La postura della testa è fondamentale: una posizione anomala come tenere la testa troppo in avanti (Forward Head Posture) può sovraccaricare l’articolazione temporomandibolare, generando o aggravando sia i disordini temporomandibolari sia la cervicalgia. Anche parafunzioni come:  bruxismo, serramento, lapisfagia (mangiare le matite), onicofagia (mangiarsi le unghie) e dormire a pancia in giù ; possono creare disfunzioni sia alla mandibola che al tratto cervicale.

Sistema nervoso centrale e dolore

Un altro elemento importante è il ruolo del sistema nervoso centrale (SNC).

Il dolore cronico a livello mandibolare o cervicale può sensibilizzare il sistema nervoso, amplificando la percezione del dolore in entrambe le aree. È per questo che molti pazienti lamentano contemporaneamente dolori alla mandibola, alla cervicale e alla testa associandosi vertigini, sensazione di instabilità, acufeni e anche limitazioni dei movimenti di cervicale e mandibola.

Come trattare i DTM associati alla cervicalgia?

Per una gestione efficace dei sintomi, è fondamentale adottare un approccio multidisciplinare. Gnatologi, odontoiatri, osteopati e anche psicologi collaborano per:

  • Ridurre il dolore;
  • Migliorare la funzione mandibolare e cervicale;
  • Correggere eventuali squilibri posturali;
  • Supportare emotivamente e psicologicamente il paziente in caso di stress e bruxismo

Tra le terapie più utilizzate troviamo la gnatologia grazie all’uso di bite occlusali e programmi di esercizi specifici per il rilassamento e riequilibrio neuro-mio-fasciale e l’ osteopatia che si occupa di effettuare una terapia manuale mirata in base al caso clinico. Entrambe le figure effettuano una profonda e minuziosa valutazione per creare insieme un efficace piano terapeutico coordinato.

Conclusioni: ascolta i segnali del tuo corpo

La connessione tra disordini temporomandibolari e cervicalgia è oggi riconosciuta da numerosi studi scientifici. Una valutazione attenta effettuata dallo gnatologo in collaborazione con l’osteopata e un trattamento integrato multidisciplinare possono migliorare significativamente la qualità della vita di chi ne soffre.

Se avverti dolore mandibolare, collo rigido o mal di testa che non passano, è importante consultare un professionista. Individuare la causa dei tuoi disturbi ti permetterà di seguire una terapia mirata, migliorando la tua qualità di vita.

Non sottovalutare i segnali: il tuo benessere passa anche da un corretto equilibrio tra mandibola e cervicale!

Odontoiatra e gnatologa: Drssa Francesca Muzzarelli

DO Osteopata: Filippo Tobbi