Il microbiota della cavità orale e le sue correlazioni

Il microbiota del cavo orale è uno dei più complessi del corpo umano per numero e varietà di specie presenti, poiché la cavità orale ospita habitat con caratteristiche anatomiche e fisiologiche molto differenti.
Bisogna  distinguere tra microbioma orale e microbiota.

Che cos'è il microbioma orale?

Per microbioma del cavo orale s’intende il patrimonio genetico di ogni singolo microrganismo patogeno del microbiota. Il microbioma viene ereditato prevalentemente dalla madre: alla nascita, il cavo orale, composto solo da tessuti molli, viene colonizzato attraverso l’allattamento. Da qui l’importanza di pulire il cavo orale del neonato dopo ogni poppata. 

Che cos'è il microbiota orale?

Il microbiota umano orale è l’insieme di microrganismi patogeni ( batteri, virus, funghi) che colonizzano un determinato distretto del corpo umano, in questo caso la cavità orale.

Il microbiota orale è costituito dalle seguenti specie batteriche che variano con l’età evolutiva:

  • Streptococcus salivarius: è la specie dominante fino all’eruzione dei denti.
  • Streptococcus mutans e Streptococcus sanguis: in seguito alla presenza di superfici dentarie.
  • Specie di Bacteroides e varie spirochete anaerobie:  colonizzano il cavo orale intorno alla pubertà.
 

Pertanto la composizione del microbiota orale comprende principalmente quei microrganismi che hanno la capacità di aderire alle superfici come gengive, denti, saliva, guance, lingua, palato duro e molle e quindi resistere alla loro rimozione formando una pellicola o biofilm.
Studi recenti evidenziano che l’accumulo di questo biofilm, definito placca batterica, è correlato a patologie nel cavo orale quali la malattia parodontale e quella cariosa, così come a numerose patologie sistemiche.

Fattori che modulano il microbiota del cavo orale

La complessità di questo ecosistema aumenta con il tempo e può subire variazioni durante il corso di tutta la vita.
Ci sono fattori endogeni ed esogeni (dieta, fumo, contatti sociali, consumo di alcol, stato socioeconomico, uso di antibiotici e gravidanza) che modulano il microbiota orale.
Il contatto sociale ed i baci possono anche comportare cambiamenti nella comunità microbica della cavità orale di un soggetto.

Il test del microbiota orale è fondamentale anche per le sue implicazioni a livello sistemico: una disbiosi a livello del cavo orale, ovvero uno squilibrio microbico con un aumento di batteri nocivi, è speso associata a svariate patologie sistemiche, in cui il denominatore comune sembra essere la reazione infiammatoria dell’ospite in risposta a specifici patogeni microbici diffusi a livello sistemico attraverso disseminazione ematica.

Microbiota orale e rapporto con le patologie locali e sistemiche

Analogamente al microbiota intestinale e alla flora, maggiormente studiato ed oggetto di innumerevoli pubblicazioni scientifiche, anche il microbiota orale sembrerebbe avere un ruolo importante nella genesi di patologie, anche non strettamente correlate al tratto oro-faringeo.

La salute orale di un individuo dipende dalla presenza di un sano biofilm, quando i microrganismi presenti perdono l’omeostasi, cioè entrano in disbiosi orale definita correttamente “disbacteriosi”, si generano dei fenomeni che portano a generare numerose patologie orali e anche di tipo sistemico

La proliferazione dei batteri patogeni e la diminuzione dei batteri simbiotici possono provocare effetti locali quali: carie, afte, alitosi, gengiviti, sanguinamento gengivale, tonsilliti, faringiti, naso chiuso, otiti e gola infiammata.

In aggiunta agli effetti locali la perdita di omeostasi o “eubiosi orale”, può produrre effetti sistemici quali: malattie cardiovascolari, infiammazione intestinale, disturbi metabolici cirrosi epatica, tumore, malattie del sistema nervoso come la malattia di Alzheimer, sistema endocrino malattie come il diabete, obesità, sindrome dell’ovaio policistico, malattie del sistema immunitario come l’artrite reumatoide, aterosclerosi.

Parodontite e alterazione del microbiota

La parodontite è una malattia infiammatoria cronica ad eziologia multifattoriale associata a disbiosi orale (causata da batteri patogeni) e caratterizzata dalla progressiva distruzione dell’apparato di supporto del dente ( osso e gengive).

Questo fenomeno multistep risulta reversibile se viene diagnosticato e opportunamente trattato nelle sue fasi iniziali. Col progredire della malattia, i batteri patogeni e i loro prodotti inducono uno stato di cronica infiammazione dei tessuti parodontali capace di influenzare il decorso clinico anche di malattie sistemiche, a causa della produzione di mediatori infiammatori.

Come si cura il microbiota orale?

Le patologie parodontali così come la presenza di carie e tartaro determinano uno squilibrio batterico, e provocano dunque disbiosi del cavo orale che, una volta innescate, possono generare danni all’intero organismo. I principali aspetti terapeutici per mantenere una corretta eubiosi del cavo orale sono:

  • Corretta igiene orale domiciliare, seguendo con attenzione le manovre d’gine orale domiciliare con i corretti presidi suggeriti dai clinici, sia sottoponendosi regolarmente a una seduta di igiene orale professionale presso il proprio igienista dentale e/o odontoiatra di fiducia almeno due volte all’anno.
  • Corretto stile di vita che prevede la riduzione al minimo o addirittura l’eliminazione di tutte quelle abitudini dannose per la bocca e l’intero organismo come il fumo, l’eccesso di alcol, il consumo eccessivo di zuccheri e di bevande gassate. Può essere utile assumere probiotici, che sono organismi vivi che hanno la capacità di migliorare la salute dell’uomo
  • Corretta alimentazione l’incremento dei batteri “buoni” inizia da ciò che mettiamo in bocca, e dunque dal cibo. Quindi consigliamo un aumento di cibi di origine vegetale come frutta, verdura, cereali integrali, legumi e frutta secca. In questo caso è molto utile rivolgersi ad un biologo nutrizionista che possa valutare una dieta idonea .Tenere monitorato i livelli di glucosio nel sangue, specialmente in caso di diabete, in quanto il microbiota del cavo orale è molto suscettibile alle oscillazioni di zuccheri.